mercoledì 23 ottobre 2013

La Mappa di Agaland


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Si ringrazia mastro fumettaro Roberto Carcaterra per il lavoro eccelso!

I ripostigli della Casa del Platano nascondono tante sorprese tra i tomi polverosi, gli appunti lasciati a metà e i manoscritti in lingue morte, moribonde e guarda c'ho un dolorino all'anca che magari domani vado a farmi vedere dal medico.

Una di queste sorprese, riesumata dalle acarosissime nebbie del tempo, è - udite udite - una mappa di Agaland.

Forse alcuni nomi saranno cambiati nel corso degli anni, o forse interi paesaggi appariranno diversi a occhi novelli, ma questa mappa ci ricorda i tempi passati. Tempi dove si respirava un'aria diversa, intrisa di miti e leggende e ascelle sudate di troll della formaggia.

La vogliamo condividere con voi che ogni giorno ci seguite, supportate e bevete birra in onore dei tempi che furono.

MIGHT & GLORY, SBABBARS!

venerdì 7 giugno 2013

Tomo I - Il Prigioniero della Torre



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"Questa saga è la fine del mondo." (Yog-Sothoth) 

"E se non la leggi... allora va' alla malora!" (Conan di Cimmeria) 

"Mi ricorda quando ero giovane." (Sauron) 

"Non ci sono i vampiri fighetti impomatati: non venderà mai." (un editore) 

"Questi Nerdheim hanno scritto un fo**uto capolavoro, roba da pazzi ca**o, da fo**uti pazzi con un ca**o di cervello completamente schizzato, mi chiedo perché ca**o tutto il fantasy non sia così, me lo volete spiegate, ca**o, PERCHÉ NON È SEMPRE COSÌ?!" (Jean-Armand du Plessis, Cardinale di Richelieu) 

In un tempo e un mondo lontani, un manipolo di Eroi Epici salvò il mondo dal Signore Oscuro e dalle armate delle tenebre. Oggi il mondo li ha dimenticati. Con le chiome non più folte che incanutiscono e le ossa che cominciano a scricchiolare, i vecchi Eroi si arrabattano per sbarcare il lunario, scroccando impunemente l’ospitalità dei vecchi amici e tentando di sfuggire alle orde fameliche dei creditori. Tuttavia, quando una nuova minaccia calerà sulla terra di Agaland, saranno Loro i soli a levarsi per proteggerla. Mentre un’insolita pioggia di stelle reca il presagio di eventi straordinari, gli Eroi in pensione tentano di scoprire il filo che lega la sparizione di greggi, carovane e intere città all’arresto di un enigmatico straniero, custode di indicibili segreti. Ma per riuscire nell’impresa dovranno di nuovo confrontarsi con il loro più acerrimo nemico: il redivivo Signore Oscuro in persona – a sua volta invecchiato, un poco imbolsito e soprattutto molto, molto arrabbiato…

"Il Prigioniero della Torre" in eBook (2,99€)

"Il Prigioniero della Torre" in edizione cartacea (attorno ai 15-20€)

mercoledì 20 marzo 2013

Manifesto

- Lo Spaghetti Fantasy in undici punti e mezzo -


1. Noi vogliamo cantare l'amore per le disumane epiche gesta, le palle di fuoco a otto bit e le spade bastarde dentro.

2. Birra, sganassoni e mutande di pelo saranno elementi essenziali della nostra opera.

3. In anni recenti la narrativa fantastica ha esaltato tardo-adolescenti che si atteggiano a depressi, ribelli della domenica e fighetti impomatati: tutti costoro saranno sepolti dalla nostra tracotante risata. Gli Eroi che noi esaltiamo mangiano pietra, bevono piombo fuso e cagano asce bipenni.

4. Noi preferiamo il ferro alla plastica, la ruggine alla muffa, la puzza di ascelle al gel nei capelli, i baffi folti e i petti villosi all'empietà modernista della depilazione maschile.

5. Schiacciare i nemici, inseguirli mentre fuggono e ascoltare i lamenti degli elfi. Questo è bene.

6. Noi glorifichiamo la taverna, la piazzaforte, il labirinto, il dungeon, il boss di fine livello; ma anche la salsiccia, i fagioli e il doppio schiaffone con l’eco.

7. Noi vogliamo narrare le peripezie di Eroi dimenticati che trascorsi gli anni del Valore e della Gloria si ritrovarono ad affrontare il mostro implacabile della Quotidianità.

7bis. E non dimentichiamo i Signori Oscuri, sognatori incompresi che vagheggiano utopie fra le rovine di antiche fortezze.

8. Noi crediamo che la forza di un Eroe risieda – oltre che nel bicipite – nella battuta sprezzante che pronuncia prima di affondare il maglio da guerra nel cranio nemico.

9. Noi porgiamo le nostre devozioni alla gloriosa tradizione grammaticale italiana e crediamo, fra le altre cose, nel corretto uso del congiuntivo.

10. I nostri Maestri, gli immortali Giganti sulle cui spalle si abbarbicano le nostre naniche membra, rispondono ai nomi di J.R.R. Tolkien, R.E. Howard, H.P. Lovecraft, A. Dumas padre, T. Pratchett, J.H. Brennan, Lord Dunsany... e prima ancora Ariosto, Rabelais, Snorri, Omero.

11. Noi crediamo che epos e commedia siano espressioni complementari di un medesimo sentimento. Perciò riteniamo che il miglior modo di omaggiare i Maestri e Giganti non sia imitarli, giacché noi non siamo che pulviscolo e sporco delle unghie ai loro augusti piedi, bensì Ridere – e specialmente: Ridere con loro.